“Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la quarta settimana consecutiva con una incidenza cumulativa (dati flusso Iss) negli ultimi 14 giorni (periodo 10/8‐23/8) di 14.93 per 100.000 abitanti, in aumento dal periodo 6/7‐19/7 e simile ai livelli osservati all’inizio di giugno. La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 20,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio) tuttavia si osserva rispetto alla settimana precedente un aumento di casi importati da altra Regione/Province autonome (dal 2,3% nella precedente settimana di monitoraggio al 15,7% nella settimana corrente)”. Lo evidenzia il Monitoraggio sull’attuale fase dell’epidemia da Covid-19 in Italia, nel Report settimanale delle Regioni a cura della Cabina di Regia (Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità), con una analisi dei dati relativi al periodo 17‐23 agosto 2020.
“In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell’epidemia da Sars‐CoV-2 con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 29 anni, confermando un trend in diminuzione. La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si riscontra un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale sia all’estero) ed una minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici”, riferisce il report.
“L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 6-‐19 agosto 2020, è pari a 0.75 (0.52–1.24). Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutuamente esclusive), vi è stata una lieve diminuzione del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro Paese”, si legge nel report, ma gli esperti avvertono: “Bisogna tuttavia interpretare con cautela l’indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell’epidemia. Infatti Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l’indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per
il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale”. Pertanto “l’Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza”.