Il Lincoln Memorial di Washington si sta popolando di centinaia di manifestanti, arrivati da varie parti degli Usa per ricordare le lotte per i diritti civili e il 57° anniversario del discorso di Martin Luther King, “I have a dream”. La manifestazione di quest’anno è intitolata “Marcia dell’impegno, metti giù il ginocchio dal collo”, in memoria anche di George Floyd, l’afroamericano soffocato dal ginocchio di un poliziotto a Minneapolis. “Non vogliamo solo che questa sia un’estate di malcontento”, ha detto il rev. Al Sharpton, organizzatore della marcia: “Vogliamo fare come 57 anni fa, andare dal Governo nazionale e dire che abbiamo bisogno di una legislazione”. Gli attivisti chiedono l’approvazione di una legge ferma al Senato che consente di perseguire gli agenti di polizia per cattiva condotta. Tra gli speaker della manifestazione ci saranno i familiari di Floyd e di Jacob Blake, l’afroamericano colpito con sette colpi di pistola dalla polizia di Kenosha in Wisconsin. “Prendiamo il dolore e la rabbia che abbiamo provato questa settimana e le settimane precedenti e incanaliamoli nella nostra lotta per la polizia e la giustizia penale”, ha scritto Ben Crump, avvocato di lunga data per i diritti civili e difensore di Blake. Ieri sera si sono registrate numerose proteste nei pressi della Casa Bianca dopo il discorso di accettazione della candidatura alla presidenza da parte di Trump che, durante la Convention, ha ripetutamente indicato i recenti casi di saccheggi e distruzioni, durante alcune proteste nelle città guidate dai democratici, come prova che il candidato presidenziale democratico Joe Biden sarebbe la scelta sbagliata. Biden ha criticato il modo in cui Trump ha gestito i disordini per l’ingiustizia razziale, affermando di aver gettato benzina sul fuoco.