Tra il 19 e il 24 agosto sono stati effettuati 6 trapianti di organi all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. I chirurghi dell’Ospedale hanno trapiantato 4 fegati e 2 reni, provenienti da donatori deceduti, in 5 pazienti in lista di attesa. Gli interventi hanno richiesto la partecipazione, complessivamente, di oltre 50 medici, infermieri, operatori e tecnici sanitari. Per la riuscita della lunga serie di trapianti consecutivi è stato essenziale l’utilizzo dei nuovi sistemi di perfusione extracorporea degli organi. Tutti i pazienti sono ora in buone condizioni.
In particolare, ricorda una nota dell’Ospedale, “tra mercoledì 19 e sabato 22 agosto 3 fegati, prelevati da 3 diversi donatori, sono stati trapiantati in una bimba di 11 mesi affetta da atresia delle vie biliari in lista d’attesa da 40 giorni; in un bambino di 9 anni affetto da tumore epatico in attesa da 8 giorni e in un piccolo di 5 anni affetto da atresia delle vie biliari in lista da 46 giorni”. In questi 3 giorni, “tra le operazioni di prelievo degli organi in varie città italiane e gli interventi in sala operatoria, l’équipe del Bambino Gesù è stata impegnata per oltre 60 ore”.
Domenica 23 e lunedì 24 agosto sono stati effettuati gli ultimi 3 trapianti della serie. “Gli organi (il fegato e 2 reni) prelevati da uno stesso donatore, nella notte di domenica, hanno interrotto l’attesa di due giovani pazienti: un ragazzo di 21 anni, affetto da acidemia metil-malonica (una grave malattia metabolica) in lista da 10 mesi ha ricevuto il fegato e un rene con un trapianto combinato, mentre l’altro rene è stato trapiantato in un dodicenne affetto da una malformazione delle vie urinarie in lista da 11 mesi. In quest’ultimo caso il rene è stato trapiantato dopo 19 ore di perfusione extracorporea con un’apposita apparecchiatura che ne consente una migliore e più lunga conservazione”. Prelievo, perfusione e trapianti hanno richiesto 35 ore di lavoro consecutivo.
“La riuscita di questa maratona trapiantologica – afferma Marco Spada, responsabile di Chirurgia epatobiliopancreatica e del Trapianto di fegato e rene – è il risultato dell’impegno congiunto di tante componenti del nostro servizio sanitario: la rete regionale e nazionale dei trapianti, i Centri regionali dove sono stati effettuati i prelievi, le équipe chirurgiche degli ospedali dei donatori e il personale del Bambino Gesù, medici, infermieri, ausiliari, tecnici, autisti. Uno sforzo costante che ci consente di curare sempre più bambini con insufficienza terminale d’organo, garantendo tempi di attesa per il trapianto molto brevi e risultati di assoluta eccellenza”.