“Il problema della riconciliazione è una sfida per tutti e in ogni situazione, perché il male divide e crea delle contrapposizioni”, e la riconciliazione, “anche dal punto di vista sociale e politico, è fondamentale tanto più nel momento storico che stiamo vivendo”. Non ha dubbi il cardinale arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, che domani sera alle 19, in occasione della Perdonanza celestiniana, presiederà la messa di apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, concelebrata dal card. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, e trasmessa in diretta nazionale da Tv2000. In un’intervista pubblicata su “Vola”, settimanale de L’Aquila, Zuppi spiega che la riconciliazione “riguarda la qualità della nostra vita”. “Senza un vero perdono si rimane sempre quello che si è stati. Tutti abbiamo un grande bisogno di perdono e questo richiede molto coraggio. La grandezza della Perdonanza penso sia proprio questa consapevolezza: l’uomo non è mai il suo peccato”, sottolinea ricordando che “Dio ha sempre fiducia che l’uomo possa cambiare! Dio, ad esempio, lascia in vita Caino e non permette mai che la sua vita venga messa in discussione. Egli difende la vita ed è il Dio della vita quindi di futuro e di speranza anche quanto tutto sembra irrimediabilmente perduto”. Il perdono, assicura l’arcivescovo di Bologna, “non è una tassa da pagare ma una liberazione a cui affidarsi per ritrovare se stessi e la presenza del padre nella nostra vita”. E la riconciliazione, “anche dal punto di vista sociale e politico, è fondamentale tanto più nel momento storico che stiamo vivendo. Abbiamo veramente bisogno di questa riconciliazione che comincia laddove si diventa consapevoli che le difficoltà vanno affrontate assieme e che non esiste soluzione ai vari problemi che si possa trovare da soli”. “Soltanto grazie ad una vera riconciliazione – conclude – si possono affrontare le grandi sfide che ci attendono”.