“La gestione di un fenomeno complesso come quello migratorio richiede la proficua collaborazione tra i diversi livelli di governo e grande senso di responsabilità per dare risposte concrete alle esigenze e alle preoccupazioni manifestate dalle comunità locali”. È quanto sottolinea il Viminale in una nota che fa seguito all’ordinanza assunta ieri dal governatore siciliano Nello Musumeci.
“Il ministero dell’Interno è da sempre direttamente impegnato per ridurre l’impatto della forte pressione migratoria sulla Sicilia, dovuta ai numerosi sbarchi autonomi legati alla crisi tunisina, rispetto alla quale il governo si è attivato per trovare ogni utile soluzione”, prosegue la nota, nella quale si sottolinea che “da luglio scorso sono stati trasferiti in altre Regioni circa 3.500 migranti sbarcati sulle coste siciliane e ospitati nei centri di accoglienza dell’isola”.
“La sicurezza, anche sotto il profilo sanitario, delle comunità locali è obiettivo prioritario del Viminale”, viene evidenziato, ricordando che “dopo aver inizialmente previsto il test sierologico per tutti i migranti arrivati, dai primi di agosto è stato introdotto obbligatoriamente l’esame del tampone rinofaringeo ed è stata attivata una apposita convenzione con la Croce Rossa italiana per effettuare questo accertamento sanitario a Lampedusa ed assicurare rapide risposte”. “In ogni caso, la situazione attuale – conclude il Viminale – richiede lo sforzo comune da parte di tutte le istituzioni secondo il principio costituzionale di leale collaborazione, che si ritiene oggi più che mai indispensabile”.