La Commissione europea ha adottato oggi un pacchetto di proposte che “mira ad aumentare il commercio tra l’Ue e i Paesi limitrofi nella regione Pan-Euro-Mediterranea” (Pem), “contribuendo così alla ripresa economica a seguito dello scoppio del coronavirus”. Le proposte odierne intendono modernizzare gli accordi commerciali preferenziali dell’Ue con 20 partner commerciali Pem “rendendo le ‘regole di origine’ pertinenti in tali accordi più flessibili e favorevoli alle imprese”. Le proposte modificano gli accordi bilaterali con i seguenti Paesi: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Isole Fær Øer, Turchia, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Palestina, Georgia, Repubblica di Moldova, Ucraina, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia e Kosovo. Paolo Gentiloni, commissario all’economia, commenta: “Dobbiamo fare tutto il possibile per facilitare il commercio e l’attività economica tra l’Ue e i nostri vicini dell’area euro-mediterranea e promuovere l’integrazione regionale. Ciò aiuterà anche Paesi come il Libano a riprendersi, supportando allo stesso tempo le imprese europee nell’accesso a nuovi mercati”.
Le “regole di origine” sono necessarie ai sensi di qualsiasi accordo commerciale perché determinano quali merci possono beneficiare di un trattamento preferenziale. L'”origine” è la “nazionalità economica” delle merci scambiate. “Le procedure di origine garantiscono – spiega una nota tecnica – che le autorità doganali possano verificare l’origine di una merce e consentire alle imprese di provare l’origine delle loro merci. Quando tutti i requisiti necessari sono soddisfatti, le merci con origine preferenziale possono essere importate con aliquote di dazio inferiori o addirittura zero, a seconda del trattamento tariffario preferenziale”.