(Rimini) “Il coraggio di dire ‘io’”: è questo il tema della prossima edizione (la 42ª) che si svolgerà dal 20 al 25 agosto 2021 a Rimini. Il tema è stato reso noto oggi a chiusura della kermesse riminese 2020 i cui tratti distintivi, si legge in un comunicato finale, sono stati “Condividere le ragioni di una speranza capace di affrontare le sfide che ci aspettano e costruire il futuro avendo a cuore le attese delle giovani generazioni”. L’attenzione ai giovani ha caratterizzato “non solo gli incontri sulla scuola e sull’educazione, ma anche quelli sull’economia e il welfare. Dal discorso inaugurale di Mario Draghi (già presidente della Bce) all’intervento del Nobel Muhammad Yunus, tanti ospiti hanno sottolineato l’importanza di una responsabilità condivisa per creare un futuro diverso con un assetto politico competente e coraggioso. In un ciclo dedicato al nesso fra sostenibilità e sussidiarietà si è discusso di tematiche decisive legate all’economia, alla mobilità e allo sviluppo delle città”. Una parola-chiave del Meeting “di fronte alla situazione drammatica che stiamo attraversando è stata ‘speranza’: il contributo di don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Cl, è andato al cuore di questa esperienza, indagandone origine e ragioni”. E se le regole anti-Covid hanno consentito solo a un numero limitato di persone di partecipare ad alcuni incontri, “i contenuti resi accessibili sulle piattaforme digitali del Meeting e dei media partner hanno registrato – afferma il comunicato – ad oggi più di un milione di accessi con visualizzazioni on demand in continua crescita e sempre a disposizione di tutti”. Ampie parti del programma sono state rilanciate su 130 piazze in Italia e in altri 25 Paesi, dove gli “ambassador” del Meeting hanno organizzato serate ed eventi. “Questo Meeting – conclude la nota – ha dimostrato che ognuno di noi, l’Italia stessa, può ripartire positivamente, pur nel rispetto integrale delle regole che la circostanza Covid ci impone”.