Tre nuove ordinanze (105, 106 e 107) con le norme e le linee guida per l’attuazione dei Programmi straordinari di ricostruzione (Psr) nei comuni più colpiti, per il recupero delle vecchie pratiche e per la ricostruzione delle chiese: a emanarle oggi è stato il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini dopo l’intesa raggiunta “all’unanimità” nella riunione del 20 agosto scorso della Cabina di coordinamento con i governatori e i sindaci delle quattro regioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016. Legnini, in conferenza stampa, ha spiegato che con queste ordinanze – che sfruttano le possibilità offerte dai decreti governativi sulla semplificazione ed il rilancio – “sono state rivoluzionate e sburocratizzate le procedure della ricostruzione, dando tempi certi a tutti gli attori della ricostruzione, cittadini, professionisti, imprese, comuni, diocesi”. “Chiuso il cantiere normativo – ha affermato Legnini – è indispensabile che tutti ora si adoperino per far aprire i cantieri della ricostruzione, che non può più attendere. Occorre far ripartire il Centro Italia, messo a dura prova dall’emergenza sisma e da quella indotta dal Covid-19”. Nello specifico, l’ordinanza 107 “definisce i contenuti dei Programmi straordinari di ricostruzione che possono essere attuati nei comuni più colpiti, ovvero gli indirizzi, i criteri, le priorità, le prescrizioni e ogni altro elemento utile a favorire la speditezza della ricostruzione, tra cui le deroghe alla normativa urbanistica che sono indicate sia nel decreto sisma del dicembre 2019 che nel Decreto sulle semplificazioni varato a fine luglio dal governo”. Il provvedimento prevede, inoltre, “la facoltà per i progettisti di integrare le vecchie domande presentate secondo la vecchia procedura con la certificazione della conformità urbanistica e della congruità del contributo ed accedere al percorso veloce previsto dall’ordinanza 100”.
Con l’0rdinanza 106 sulle chiese, ha spiegato Legnini, “si attua la norma contenuta nel decreto semplificazione di luglio, si disciplina ‘ex novo’ l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette, come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata ad esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici. Il complesso delle norme introduce una disciplina che consentirà di far partire gli interventi di recupero di oltre 700 chiese”.
Infine, l’ordinanza 105 “provvede alla necessaria riorganizzazione della struttura commissariale ridefinendone gli uffici essenziali e introducendo il principio di separazione tra la gestione ed il funzionamento, affidato ai dirigenti e i poteri normativi di coordinamento, indirizzo e controllo spettanti al commissario e ciò con l’intento di rendere più efficace l’azione della struttura commissariale”. Legnini ha anche annunciato di aver ottenuto dal Governo “la proroga per tutto il personale tecnico ed amministrativo in servizio e l’avvio di un processo di stabilizzazione, disposte con il decreto ‘rilancio 2’ di metà agosto”. Alle misure previste dalle nuove ordinanze, infatti, “è necessario far seguire un aumento delle unità lavorative, in previsione di un flusso crescente di procedimenti sia per la ricostruzione privata che pubblica. È essenziale, infine, disporre di un quadro più evoluto e completo di strumenti finanziari e normativi per sostenere lo sviluppo dei territori colpiti da una doppia emergenza, che si aggiunge ai fenomeni di crisi risalenti nel tempo che caratterizzano le aree interne e montane della dorsale appenninica”.