Uno studio sulla demenza di tipo familiare, una forma rara di Alzheimer ereditario che si presenta solitamente in età presenile: è partito all’Irccs Fatebenefratelli di Brescia. Il progetto Dian Italia – avviato in collaborazione con la Washington University di St. Louis e la Federazione Alzheimer Italia – è rivolto a tutte le famiglie italiane in cui siano presenti più casi di Alzheimer. A Brescia è attivo un contact point cui rivolgersi. Un monitoraggio importante, in quanto “la persona portatrice di una mutazione genetica per l’Alzheimer ha la quasi assoluta certezza di sviluppare i sintomi della malattia nel corso della propria vita e ciascun figlio ha una probabilità del 50% di ereditare tale mutazione, indipendentemente dal sesso del genitore e del figlio”. “È quindi fondamentale – segnala una nota – riuscire a identificare le persone portatrici di una mutazione genetica prima che i sintomi esordiscano, al fine di testare interventi farmacologici ‘preventivi’, che possano impedire o ritardare l’insorgenza della malattia”.