“Unendosi all’invito del Pontefice di affidare tutti i bielorussi alla protezione della Madonna, regina della pace” il primate di Polonia e l’arcivescovo di Gniezno, mons. Wojciech Polak, ha chiesto che “domenica prossima, 23 agosto, in tutte le chiese e cappelle della diocesi, durante la preghiera dei fedeli, vengano invocate la pace e la prosperità per la Bielorussia”. Il presule ha anche invitato i fedeli a ricordare “nostri fratelli e sorelle in Bielorussia” nelle preghiere individuali e comunitarie. A Varsavia invece, i cattolici laici del Klub Inteligencji katolickiej (Kik, Associazione dell’intellighenzia cattolica), di lunga tradizione democratica, hanno fatto appello ai parlamentari “di intraprendere delle azioni concrete in difesa dei diritti umani violati dal regime di Aleksandr Lukashenko, per una Bielorussia libera” in considerazione del fatto che “il popolo bielorusso con grande determinazione lotta per la propria dignità, soggettività e libertà”. “In questa lotta i bielorussi non devono essere lasciati soli”, rammentano gli intellettuali polacchi che si rivolgono anche agli eurodeputati del Parlamento europeo sottolineando che i polacchi “avendo sperimentato lunghi anni di oppressione da parte dei regimi totalitari capiscono il dramma dei fratelli in Bielorussia”.