Libano: Save the Children, “molti non possono permettersi di riparare le proprie case danneggiate” dopo esplosioni a Beirut

(Foto: ANSA/SIR)

“Due settimane dopo l’esplosione che ha travolto Beirut, capitale del Libano, molte famiglie vulnerabili nelle aree colpite hanno ancora bisogno di sostegno. Le famiglie vivono ancora in case con danni gravi strutturali e con accesso limitato all’assistenza sanitaria e ad altri servizi di base”. Lo dichiara in una nota Save the Children, che rileva come anche se molti giovani volontari, organizzazioni e Ong hanno lavorato duramente per sostenere le comunità colpite, l’entità della distruzione e delle necessità della popolazione sono così grandi che “c’è un urgente bisogno di maggiore sostegno per garantire alle famiglie un posto sicuro in cui vivere e l’accesso a cure mediche e psicologiche”. Per aiutare i più vulnerabili, Save the Children ha intensificato la sua risposta a Beirut, sostenendo 734 famiglie e distribuendo tende ed altri rifugi per chi ha avuto danni alle abitazioni. Ha aperto anche spazi a misura di bambino dove i minori possono giocare in sicurezza e interagire con i coetanei, ha aiutato 245 adulti e bambini attraverso il sostegno psicologico e ha fornito 4.800 pasti caldi e pacchi di cibo per chi ne aveva bisogno. “L’esplosione non ha fatto differenza tra ricchi e poveri – dichiara Jad Sakr, direttore nazionale di Save the Children in Libano -: tutti sono stati colpiti. Ora che la polvere si è posata, le conseguenze disastrose per le famiglie a Beirut iniziano a manifestarsi. Molti non possono permettersi di riparare le proprie case danneggiate”.

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