La Commissione Ue ha firmato un contratto per rendere disponibile un finanziamento di 2,5 milioni di euro a titolo dello strumento per il sostegno di emergenza mirante alla “formazione di un pool multidisciplinare di professionisti del settore sanitario per sostenere e assistere le strutture di terapia intensiva durante i periodi di necessità nel quadro della pandemia di Covid-19”. La formazione, spiega un comunicato, “fornirà nozioni di terapia intensiva agli operatori sanitari che non lavorano regolarmente nelle unità di terapia intensiva. Ciò contribuirà ad aumentare la capacità del personale impiegabile in periodi in cui si rende necessario un rapido, temporaneo e significativo sviluppo di capacità nelle unità di terapia intensiva”. Durante i primi mesi della pandemia è infatti aumentato in modo significativo il numero di posti letto disponibili negli ospedali, portando a un aumento della domanda di posti letto unità di terapia intensiva dal 30 al 40% e mettendo così a dura prova le risorse disponibili. Il programma interesserà un minimo di mille ospedali e di 10mila medici e infermieri distribuiti in modo uniforme in tutta l’Ue e verrà realizzato tra agosto e dicembre 2020.
Stella Kyriakides, commissaria per la Salute, ha dichiarato: “Con questa decisione, confermiamo ancora una volta il nostro impegno a sostenere gli operatori sanitari che si trovano in prima linea in tutta Europa garantendo una formazione medica di base volta a garantire che tali operatori siano pienamente dotati delle conoscenze necessarie per contribuire al fabbisogno di specializzazione delle unità di terapia intensiva in questi tempi di crisi. Continueremo a fare tutto il possibile per sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per affrontare la pandemia di coronavirus e per migliorare la preparazione e la risposta attraverso lo strumento per il sostegno di emergenza”.