“L’andamento dell’epidemia continua a imporre modifiche nel nostro comportamento personale, familiare e comunitario, sia civile che ecclesiale. Per noi devoti costituisce certamente un sacrificio restare privi dell’abituale incontro estivo con la santa patrona”. Lo ha detto l’arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina, nell’omelia della Messa che ha celebrato ieri sera in cattedrale, in occasione dell’anniversario della traslazione delle reliquie di sant’Agata. “Noi vogliamo essere veri devoti che si qualificano e si comportano come cittadini esemplari – aggiunge – e, quindi, osservanti di tutte le disposizioni che favoriscono l’autentico bene comune della comunità. E certamente il comportamento prudente per la salvaguardia della propria e dell’altrui salute rappresenta un ambito importante del bene comune”. Dall’arcivescovo poi l’invocazione “per le nostre famiglie, le persone anziane, i bambini e i giovani della nostra città e del territorio”. “Aiutaci a stare vicini, anche con i mezzi di comunicazione, a tutti e particolarmente alle persone che soffrono per la solitudine o che si sentono abbandonate – ha affermato mons. Gristina, rivolgendosi alla santa -. Assisti coloro che coraggiosamente e generosamente svolgono l’attività di medici, infermieri, operatori sanitari. Rendi perseveranti i volontari che collaborano con loro e fiduciosi i ricercatori di adeguate soluzioni mediche. Rendi prezioso il loro servizio anche con la cessazione del nefasto contagio e la completa guarigione delle persone già colpite”.
Infine, il presule ha chiesto anche “saggezza e lungimiranza” per “coloro che ci governano con la responsabilità di decisioni per tutta la comunità civile”. “Fa’ che tutti noi ci mostriamo cittadini premurosi e attenti continuando a osservare le indicazioni e le prescrizioni che ci vengono date dalle competenti autorità”.