“Quattro donne di diversa generazione che hanno voluto confermare il loro impegno a voler essere generative, come abbiamo potuto constatare qui ad Amatrice”. Così il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, nel giorno della festa dell’Assunta, ad Amatrice, durante il quale le suore Ancelle del Signore Margherita, Feliciana, Maria e Giuseppina hanno rinnovato i propri voti di castità, povertà e obbedienza. Una presenza che “costituisce per tutto il territorio un riferimento vitale, presso il quale è sempre possibile trovare una porta aperta”. La porta è quella dei moduli abitativi realizzati dalla Caritas dopo il terremoto, avendo le scosse distrutto la sede originale delle suore, come ricorda Andare Oltre.
Per l’occasione sono stati inviati anche due messaggi datati il 15 agosto e inviati da Papa Francesco e dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del centenario dell’Opera fondata da padre Minozzi con padre Giovanni Semeria. Nel messaggio del Papa, a firma del segretario di Stato, il card. Pietro Parolin, l’auspicio è quello di “portare rigogliosi e maturi frutti di carità e solidarietà, seguendo le testimonianze di fede e gli insegnamenti dei fondatori, suscitando anche nel tempo presente, una dinamica rete di forze e di iniziative tese alla promozione umana e cristiana di quanti vivono situazioni di disagio e di fatica, soprattutto tra le giovani generazioni”.
Il presidente Mattarella ha invece ricordato che “il centenario di questa storia è un’occasione di riflessione e di gioia per tutti coloro che, con passione, tengono vive le case di riposo, i centri giovanili, le case di accoglienza e i tanti luoghi formazione aperti ai giovani”. “A essi va rivolto l’augurio che l’Opera continui a contribuire alla vita del Paese nel segno di una solidarietà che contrasta vecchie e nuove marginalità e che genera coesione”.