Scuola: Soncini (dirigente), “c’è in gioco la vera sfida socio-educativa”. Necessario un percorso di cambiamento

Banchi allestiti con il plexiglass nel rispetto del protocollo ministeriale per Covid (foto ANSA/SIR)

“Cosa c’è in gioco alla ripresa di settembre? In breve c’è in gioco un’alta sfida socio-educativa che sappia incanalare la passione e l’intelligenza formativa di moltissimi in un percorso di cambiamento a favore di una scuola che sia sempre più oggi un ambiente di vita educativo, vitale per giovani e adulti”. Lo afferma Valentina Soncini, dirigente scolastico a Monza, in vista della ripresa delle lezioni, tra meno di un mese. “La full immersion della didattica nel web ha fatto scoprire molte risorse finora non sfruttate, da intrecciare con la scuola in presenza per costruire modelli di apprendimento di nuova generazione. Linguaggi digitali insieme a una necessaria relazione educativa possono costruire nuovi processi di apprendimento. Le interazioni tra le istituzioni per curarsi insieme della scuola (enti locali, Croce Rossa, famiglie…) c’è da continuare a coltivare”. Aggiunge: “Comportamenti nei luoghi di vita e comportamenti a scuola dovranno parlare la stessa lingua: non si potrà chiedere alla scuola un virtuosismo di comportamenti, non controllati in nessun altro luogo”. Soncini conclude: “Il quadro generale è segnato ancora da tante incertezze: una carta da giocare è l’esercizio di una responsabilità propositiva, collettiva e di ciascuno, intelligente, onesta per dare la migliore direzione possibile al processo di trasformazione che si è innescato”.

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