Lunedì 24 agosto, alle 21, a Lenola (diocesi di Gaeta, ma provincia di Latina), nel teatro comunale nel Parco Mondragon, si terrà la 13ª edizione della Lectura dantis sul canto XIII dell’Inferno di Dante Alighieri. Introduzione a cura di Nazareno Pandozi su “Pier Delle Vigne: uomini fummo ed ora siam fatti sterpi”, seguirà la lettura del testo dantesco a cura di Giuseppe Pestillo, commento musicale a cura di Stefano Mhanna. Quest’anno la serata dedicata alla lectura Dantis (il 24 agosto 2020) non risuonerà sotto le volte della basilica santuario del Colle di Lenola, il luogo di nascita e culla di questa esperienza, ma nel Teatro comunale. “Per questa tredicesima serata dantesca abbiamo scelto il canto XIII dell’Inferno, canto mirabile, centocinquantuno versi che andrebbero mandati a memoria, per quanto sono profondi e struggenti – spiegano gli organizzatori -. E pure il poeta non li ritiene sufficienti abbastanza per rivelare il mistero in cui si immerge”.
In questo girone infernale sono condannate anche le anime degli scialacquatori eternamente inseguite da cagne fameliche e feroci che ne straziano le carni. “In questa caccia infernale, una di queste anime ha fatto scempio dell’arbusto che incatena il suicida fiorentino, un supplemento di pena, che chiede ai due poeti di ricomporre le fronde lacerate ai piedi del misero cespuglio. E il poeta si china a terra in un gesto di tenera carità. È il gesto dell’evangelico del Buon Samaritano. Anche lungo i sentieri di questo deserto senza vita, la poesia fa germogliare il fiore profumato della carità a consolare queste anime afflitte e senza speranza. È l’unica volta che la parola carità compare nell’Inferno”, concludono gli organizzatori.