“Sono in corso ormai da diversi giorni nel nostro Paese scontri tra cittadini e forze dell’ordine. Le elezioni hanno causato tensioni nella nostra società. Il sangue è stato versato e ci sono molte vittime, colpite sia fisicamente sia moralmente. Molti di loro sono persone pacifiche e innocenti, di tutte le età. Noi, vescovi cattolici della Bielorussia, condanniamo ogni atto di violenza commesso da un fratello contro un fratello, e quindi ancora una volta chiediamo la fine delle aggressioni e un dialogo per il bene della nostra società nel suo insieme”. È quanto si legge in una Dichiarazione sottoscritta da tutti i vescovi cattolici della Bielorussia dedicata alla difficile situazione che si è creata all’indomani delle elezioni presidenziali che hanno decretato per la sesta volta la vittoria del presidente Lukashenko. Una vittoria contestatissima che ha scatenato giorni di proteste e scontri. Il governo ha annunciato di aver rilasciato oltre mille manifestanti arrestati durante le manifestazioni ma le proteste non cessano. A cinque giorni dalle elezioni, si continua a protestare. A Minsk si sono organizzate le “catene della solidarietà” dove hanno marciato per le strade migliaia di donne, vestite di bianco, coi fiori in mano. Hanno cominciato a protestare nelle fabbriche e anche i militari: in alcuni video postati sui social si sono ripresi mentre buttavano le divise. Ricordando le parole di Gesù: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò”, i vescovi invitano i cattolici della Bielorussia a “unirsi alla preghiera quotidiana per la nostra Patria e per tutto il popolo”. Domenica 16 agosto, in tutte le parrocchie del Paese, sarà celebrata una Messa per la Bielorussia durante la quale verrà letta una preghiera speciale alla “Madre di Dio, Regina della Bielorussia”, “Madre dell’unità e della pace” perché – scrivono i vescovi – “l’amore trasformi i conflitti armati in pace e la civiltà della morte in una civiltà della vita”. “Affidiamo a Te la nostra Patria, il nostro presente e futuro”, si legge nel testo della preghiera. “Possa la ricerca del bene comune vincere sull’egoismo e sulla divisione. Possano tutti coloro che governano il nostro Paese, vedere in Te l’esempio di un umile Servo di Gesù Cristo e imparare a servire e riconoscere i bisogni dei loro cittadini affinché la Bielorussia possa diventare un luogo dove regna l’amore, la verità, la giustizia e la pace”. I vescovi invitano inoltre le parrocchie ad organizzare un’adorazione quotidiana per una “fine pacifica del conflitto”.