Ponte Morandi: Conte, “il vostro dolore è il nostro dolore, al fianco delle famiglie delle vittime nella richiesta della verità processuale”

“Qualche giorno fa eravamo sopra per recuperare quel filo di rete autostradale che si era interrotto, per colmare la frattura, il vuoto che si era creato tra il levante e il ponente della città. Oggi siamo qui a due anni dal giorno della tragedia. Non potremo mai dimenticarlo”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, nella cerimonia inaugurale della “Radura delle memoria” in occasione del secondo anniversario del crollo del Ponte Morandi.
“Ricordo il lavoro febbrile delle squadre di soccorso, il dolore e l’angoscia vissuti in quelle ore e nei giorni seguenti, la triste contabilità che man mano cresceva, la speranza ancora a distanza di ore di poter recuperare qualche vita”, ha proseguito il premier. “Ricordo ancora il 14 settembre 2018 quando ci ritrovammo in piazza De Ferrari gremita” per “un grande momento collettivo in cui con forza sono state chieste soprattutto due cose: che Genova non fosse lasciata sola e che fosse assicurata giustizia per le vittime di questa tragedia”. “Oggi – ha osservato Conte – ci ritroviamo ed è un atto che non è una semplice cerimonia del ricordo. È l’atto del rammemorare” che significa anche “recuperare gli impegni di non lasciare Genova sola e non lasciare sole le famiglie della vittime. Siamo al vostro fianco nella richiesta di accertamento della verità processuale e di attribuzione delle precise responsabilità per il crollo”. “Il vostro dolore, la vostra ferita, è il nostro dolore, la nostra ferita”, ha assicurato il premier: “Vogliamo assicurarvi che questa esperienza di dolore che avete vissuto e continuerà a vivere non rimarrà confinata nell’ambito di un’esperienza di vita famigliare e personale, vi sosterremo nello sforzo di alimentare una memoria collettiva. Continueremo a chiedere con voi giustizia”. Conte ha anche ricordato che “abbiamo creato le premesse perché Genova possa rinascere”, anche con fondi del Recovery fund. Ma l’impegno che il presidente del Consiglio ha ribadito è quello di “garantire che le nostre infrastrutture – perché tragedie del genere non possano ripetersi – possano essere sempre più efficienti e sicure”.

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