Bussate e vi sarà aperto, dice Gesù nel Vangelo. Lo ha fatto, alla lettera, il presidente dei vescovi dello Zambia, mons. George Lungu, addolorato dalle condizioni in cui versano milioni di suoi connazionali, che non mangiano per una crisi alimentare definita dall’Onu di proporzioni “inaudite” e che ora devono lottare anche contro il coronavirus. La porta cui mons. Lungu ha bussato recentemente è stata quella del Papa. Che gli ha aperto donando alla Chiesa locale 100mila euro per le esigenze immediate delle persone più in difficoltà.
Ad annunciare il gesto di Francesco attraverso la pagina Facebook dell’episcopato è stato il segretario generale della Conferenza episcopale zambiana, padre Cleophas Lungu. “Tra le tante richieste che Papa Francesco ha ricevuto – si legge nel post – ha scelto di rispondere a una richiesta dello Zambia. Questo denaro sarà distribuito attraverso le diocesi per raggiungere i più bisognosi, specialmente quelli che hanno sofferto le recenti siccità e le inondazioni”.
Per fronteggiare le conseguenze della pandemia, a fine di luglio il Papa aveva già inviato al Paese africano, attraverso la nunziatura, tre ventilatori polmonari e migliaia di mascherine chirurgiche, oltre a numerosi prodotti per l’igiene. Una generosità, sottolinea padre Lungu nel suo post, grazie alla quale “sono state salvate delle vite”.