“Noi siamo sociali, abbiamo bisogno di vivere in quest’armonia sociale. Ma quando c’è l’egoismo il nostro sguardo non va agli altri, alla comunità, ma torna su noi stessi e questo ci fa brutti, cattivi, distrugge l’armonia”. Lo ha detto Papa Francesco, nell’udienza generale di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca privata, continuando il nuovo ciclo di catechesi sul tema: “Guarire il mondo” e incentrando la sua meditazione sull’argomento “Fede e dignità umana”. Ricordando che “il Concilio Vaticano II sottolinea che questa dignità è inalienabile, perché ‘è stata creata a immagine di Dio'”, il Pontefice ha evidenziato che “sta a fondamento di tutta la vita sociale e ne determina i principi operativi”. Dal Papa un cenno anche al “riferimento più vicino al principio della dignità inalienabile della persona”, nella cultura moderna, cioè la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. “I diritti non sono solo individuali, ma anche sociali, dei popoli e delle nazioni. L’essere umano, infatti, nella sua dignità personale, è un essere sociale, creato a immagine di Dio”, ha sottolineato Francesco.
Nelle sue parole la consapevolezza che “questa rinnovata consapevolezza della dignità di ogni essere umano ha serie implicazioni sociali, economiche e politiche”. “Guardare il fratello e tutto il creato come dono ricevuto dall’amore del Padre suscita un comportamento di attenzione, di cura e di stupore. Così il credente, contemplando il prossimo come un fratello e non come un estraneo, lo guarda con compassione ed empatia, non con disprezzo o inimicizia”. Quindi, l’attenzione di nuovo sulla “cura da un virus che colpisce tutti in maniera indistinta” e la richiesta dell’impegno a “contrastare l’indifferenza davanti alle violazioni della dignità umana”. “Questa cultura dell’indifferenza accompagna la cultura dello scarto”. Infine, la preghiera al Signore perché possa “restituirci la vista” per “riscoprire che cosa significa essere membri della famiglia umana”. “Possa questo sguardo tradursi in azioni concrete di compassione e rispetto per ogni persona e di cura e custodia per la nostra casa comune”.