La Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) terrà, il 15 agosto, la Giornata di preghiera e riflessione sul Patto per la vita e per il Brasile. Il Patto è stato firmato il 7 aprile, Giornata mondiale della salute, da sei organismi che rappresentano diversi settori della società civile brasiliana: insieme all’Ordine degli avvocati brasiliano (Oab), alla Commissione Arns, all’Accademia delle Scienze brasiliana, all’Associazione brasiliana della stampa e alla Società brasiliana per il progresso della scienza. Il documento è stato lanciato in un momento in cui il Brasile stava affrontando un aggravamento della pandemia. La Cnbb, si legge in un articolo pubblicato sul proprio sito, “seguendo la traiettoria di sei decenni di impegno nella fedeltà al vangelo verso la realtà nazionale, ha partecipato, sin dal primo momento, alla riflessione e alla formulazione del testo”. Per l’arcivescovo di Belo Horizonte, dom Walmor Oliveira de Azevedo (nella foto), presidente della Cnbb, l’organismo ecclesiale ha firmato il documento “spinto dalla sua fedeltà al Vangelo di Gesù Cristo, fonte inesauribile di luce della verità, luce indispensabile per chiarire nuovi percorsi e direzioni di cui la società brasiliana ha urgente bisogno per costruire un nuovo tempo”.
Infatti, “la missione evangelizzatrice della Chiesa comprende anche il compito di contribuire, in collaborazione con realtà della società civile, al superamento delle ingiustizie e delle discriminazioni verso i poveri e le persone vulnerabili, alla difesa dei diritti e alla promozione della giustizia, al sostegno della democrazia e al contributo alla realizzazione del bene comune”. Il Patto, spiega mons. Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre e primo vicepresidente della Cnbb, punta “alla comprensione, all’impegno, all’accordo tra varie entità della società”, rafforzando “la volontà di collaborare alla ricerca di un nuovo tempo per il Brasile”, all’insegna della solidarietà e della dignità umana.