Le elezioni presidenziali in Bielorussia “non sono state né libere né eque”: lo ha affermato Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza. “L’Ue ha seguito da vicino gli sviluppi che hanno portato alle elezioni presidenziali. Durante la campagna elettorale, il popolo bielorusso ha dimostrato il desiderio di un cambiamento democratico”. Ma le autorità statali “hanno dispiegato violenze sproporzionate e inaccettabili causando almeno un decesso e molti feriti. Migliaia di persone sono state arrestate e si è intensificata la repressione delle libertà di riunione, dei media e di espressione. Chiediamo alle autorità bielorusse di rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti i detenuti. Inoltre, rapporti credibili di osservatori nazionali mostrano che il processo elettorale non ha soddisfatto gli standard internazionali attesi da uno Stato partecipante dell’Osce”.
Borrell aggiunge: “Il popolo bielorusso merita di meglio. Dopo il rilascio dei prigionieri politici nel 2015, le relazioni tra l’Ue e la Bielorussia erano migliorate. Ma senza progressi in materia di diritti umani e Stato di diritto, le relazioni Ue-Bielorussia non possono che peggiorare. È in questo contesto che valuteremo le azioni delle autorità bielorusse per affrontare la situazione attuale e condurremo un esame approfondito delle relazioni dell’Ue con la Bielorussia. Ciò può includere, tra l’altro, l’adozione di misure contro i responsabili delle violenze osservate, arresti ingiustificati e falsificazione dei risultati delle elezioni”. Infine, a nome dell’Ue, Borrel afferma: “Chiediamo alla leadership politica bielorussa di avviare un dialogo genuino e inclusivo per evitare ulteriori violenze. L’Ue continuerà a sostenere una Bielorussia democratica, indipendente, sovrana, prospera e stabile”.