Giovani libanesi all’opera per ripulire il convento francescano di San Giuseppe della Custodia di Terra Santa, situato nel quartiere di Gemmayzeh, reso inagibile dall’esplosione del 4 agosto nel porto di Beirut che ha provocato più di 200 morti, 5mila feriti e 300mila sfollati. Tra questi anche i frati della comunità. In un video pervenuto al Sir dalla Custodia di Terra Santa si vedono diverse persone, tra cui molti giovani impegnati a rimuovere vetri infranti, suppellettili distrutte e a mettere al sicuro gli arredi sacri. Subito dopo l’esplosione il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, da Gerusalemme, aveva inviato un messaggio ai frati per invitarli alla preghiera: “Vi invito tutti quanti a pregare per i defunti, per i feriti e per le loro famiglie. Vi invito a pregare perché questo episodio resti un episodio incidentale e non degeneri in un nuovo conflitto. Il principe della pace, nostro Signore Gesù Cristo, doni pace al Libano, e Maria, regina del Libano, protegga tutti i suoi figli”. Purtroppo gli eventi sembrano andare in altra direzione con il governo libanese che rinuncia ad andare avanti. La decisione del premier Hassan Diab di dimettersi è stata accolta da gravi scontri tra manifestanti e polizia nelle zone adiacenti il parlamento.