Per la sesta volta in 364 anni di storia, la statua del Señor Caído (Il Signore caduto), venerata da generazioni di fedeli colombiani, scende da Monserrate, il santuario che sovrasta Bogotá, per essere accolta nelle chiese della città e della zona circostante. L’arcidiocesi di Bogotá vuole in tal modo pregare per la Colombia e il mondo intero e in special modo per la fine della pandemia di Covid-19, che nelle ultime settimane ha investito la Colombia con particolare forza. In questo momento, infatti, il Paese è il più colpito dell’America Latina dopo il Brasile, con circa 10mila contagi quotidiani. In questo momento i casi attivi sono 162.984, che piazzano così la Colombia al quinto posto, dopo Usa, Brasile, India e Russia. In tutto, i contagi sono 397.623, con 13.124 vittime (quarto Paese in America Latina e ottavo al mondo). Ieri l’arcivescovo di Florencia, mons. Omar de Jesús Mejía Giraldo, ha annunciato la sua positività al virus.
La peregrinatio dell’immagine sacra è iniziata domenica 9 agosto nella cattedrale, dove l’arcivescovo, mons. Luis José Rueda Aparicio, in una celebrazione eucaristica, ha affidato la città di Bogotá, la Colombia e l’umanità al Signore di Monserrate, affinché tanta sofferenza cessi e arrivi presto la fine della pandemia.
In atteggiamento di supplica, davanti all’immagine, l’arcivescovo ha chiesto all’Altissimo l’illuminazione dei governanti, perché “si spoglino di egoismo e interessi personali, cerchino con le loro decisioni il bene di tutti, di questa città e dell’umanità”. Ha pregato per il personale medico e per gli scienziati e perché in tutti cresca un atteggiamento solidale e permanente di apertura alla cura e alla protezione di tutti, specialmente i più fragili e vulnerabili della società.
L’immagine è in questi giorni in pellegrinaggio nelle cattedrali delle cinque giurisdizioni dell’immensa area metropolitana (circa 10 milioni di persone): Bogotá, Soacha, Fontibón, Engativá e Castrense di Colombia.