Secondo una nuova indagine Eurobarometro sulla cittadinanza dell’Ue e la democrazia, pubblicata oggi dalla Commissione europea, la grande maggioranza degli europei (91%) conosce il concetto di “cittadino dell’Unione europea”. Si tratta – si legge in una nota diffusa a Bruxelles – del livello di consapevolezza più elevato dal 2007 ad oggi, raggiunto con un aumento costante rispetto all’87% registrato nel 2015. “La maggior parte degli europei è ben informata sui propri diritti elettorali, a livello sia nazionale che europeo”. Oggi la Commissione europea lancia anche una consultazione pubblica sui diritti legati alla cittadinanza dell’Ue. Vera Jourová, vicepresidente della Commissione, afferma: “Sono lieta di constatare che sempre più europei sono consapevoli dei loro diritti legati alla cittadinanza dell’Ue: il diritto di risiedere in un altro Stato membro, il diritto di essere trattati allo stesso modo, indipendentemente dalla nazionalità e il diritto di votare e di candidarsi alle elezioni europee. Ma i cittadini devono anche sapere come far valere tali diritti quando non vengono rispettati. Voglio rendere i cittadini europei più forti e più consapevoli, in modo che possano beneficiare al massimo di ciò che offre l’Europa”. Secondo l’indagine, più di sei europei su dieci (65%) conoscono il concetto di “cittadinanza dell’Unione europea” e sanno cosa significa, mentre quasi uno su tre (26%) ne ha sentito parlare.
I cittadini sono particolarmente consapevoli del diritto di presentare denuncia presso le istituzioni dell’Unione europea (89%), del diritto di risiedere in qualsiasi Stato membro dell’Ue (85%) e, qualora si trovino in un altro Stato membro, del diritto di essere trattati allo stesso modo di un cittadino di quello Stato membro (81%). “Anche se il numero di cittadini europei che sanno cosa fare quando i loro diritti di cittadini dell’Ue non vengono rispettati è in costante crescita, soltanto il 37% si considera bene informato in materia”. A proposito della libera circolazione, l’84% dei partecipanti al sondaggio ritiene che la libera circolazione dei cittadini dell’Unione all’interno dell’Ue “comporti vantaggi complessivi per l’economia del loro Paese”. L’indagine Eurobarometro è stata realizzata prima dell’introduzione nella maggior parte degli Stati membri delle misure di confinamento dovute all’epidemia di Covid-19.