“Un tempo che fa vivere il senso di pienezza del presente”. Così l’arcivescovo di Fermo, mons. Rocco Pennacchio, nel suo messaggio ai turisti definisce il tempo delle ferie. “È proprio in questo presente che possiamo avere la possibilità di preparare il nostro corpo, la nostra anima e il nostro spirito a farsi carico e a godere nello stesso tempo delle opere a cui siamo chiamati quotidianamente”, aggiunge. Dal presule il suggerimento di mettere al centro di questo tempo “il desiderio, l’attenzione e la tensione verso ogni esperienza di incontro autentico tra persone” e di “scoprire una giusta misura della ‘prossimità’”.
L’arcivescovo si rivolge anche agli operatori turistici con parole di vicinanza. E, in particolare, a imprenditori, responsabili pubblici, imprese di categoria e maestranze del settore turistico. “Armonizzare protocolli e linee guida che vanno necessariamente a dare indicazioni per tutti (o per tanti) con le necessità dei luoghi concreti e delle reali situazioni, richiede un forte investimento sulla formazione delle persone, sulla competenza e sulla responsabilità, sulla capacità di trovare soluzioni e proposte innovative ed efficaci – scrive –. È una grande sfida che, innanzitutto, richiede un gioco di squadra tra tutte le componenti e tutti i ruoli in campo”. Secondo l’arcivescovo, a fare la differenza sarà “chi saprà mettersi in gioco nella collaborazione e nella condivisione, chi saprà costruire ponti di dialogo e chi saprà resistere alla continua tentazione individualista di camminare per proprio conto con fughe in avanti che aumentano i rischi di rimanere tagliati fuori”.