Nell’anniversario dell’iscrizione de “Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” nella lista dei patrimoni mondiali dell’Unesco è allarme dazi per le esportazioni negli Stati Uniti, principale mercato del Prosecco al di fuori dei confini nazionali. È quanto afferma Coldiretti: il Prosecco è infatti entrato nella black list dei prodotti Made in Italy sotto attacco dei nuovi dazi del presidente Usa Trump, con la procedura di consultazione da parte del dipartimento statunitense del commercio (Ustr) che si concluderà il 26 luglio. Se entrassero in vigore dazi del 100% ad valorem – sottolinea Coldiretti – una bottiglia di Prosecco venduta in media oggi al dettaglio in Usa a 10 dollari ne verrebbe a costare 15, con una rilevante perdita di competitività rispetto alle produzioni non colpite. Una situazione che favorisce – continua Coldiretti – la contemporanea crescita delle imitazioni in tutti i continenti a partire dall’Europa, dove sono in vendita bottiglie dal Kressecco al Meer-Secco prodotte in Germania. L’ultima battaglia legale vinta dal Prosecco, prosegue Coldiretti, è contro le bollicine francesi senza alcol commercializzate con il nome “Nosecco” e destinato al mercato britannico. “Una concorrenza sleale insopportabile soprattutto se si considerano le difficoltà di bar, ristoranti e alberghi che hanno causato un crollo delle vendite di vino nella ristorazione in tutto il mondo”. Si teme dunque “una tempesta perfetta con le tensioni determinate dalla Brexit che – conclude la Coldiretti – si sommano alle misure protezionistiche degli Stati Uniti in una situazione in cui il commercio internazionale è già frenato dai limiti posti dalla pandemia coronavirus”.