Ennio Morricone: Cervara di Roma piange “l’amico e cittadino”. Per oltre 30 anni cercò ispirazione tra la natura incontaminata del piccolo centro laziale

(Foto ANSA/SIR)

“Cittadino e soprattutto amico”. Così Giulio Rossi, già sindaco di Cervara di Roma, ricorda Ennio Morricone che aveva scelto questo piccolo borgo di poche centinaia di abitanti, a oltre 1.000 metri di altitudine, sui Monti Simbruini, “come rifugio e meta di ispirazione”. “Un legame forte nato tra la fine degli anni 70 e i primi anni ’80 – ricorda al Sir l’ex-sindaco – quando, come un vero e proprio pioniere, scelse di avere una baita qui da noi, nella zona conosciuta come ‘Campaegli’ dove trascorrere periodi di riposo e soggiorni estivi. Un luogo poco conosciuto ma molto apprezzato da tanti esponenti del mondo culturale di allora. Tra questi anche il regista e documentarista marino Bruno Vailati che riposa proprio nel nostro piccolo cimitero locale”.

Cervara di Roma

“Col passare del tempo – aggiunge Rossi – il legame divenne ancora più stretto al punto che il Maestro, nel 1998, volle comporre per il nostro borgo un ‘Notturno passacaglia per Cervara’”. Nel corso degli anni Morricone diresse due concerti a Cervara. “Il secondo fu nel 2006 quando come Amministrazione comunale gli conferimmo la cittadinanza onoraria. Gli abitanti locali sono molto orgogliosi di questo legame con Morricone che ha sempre ricordato Cervara come luogo di pace e di ispirazione, con i suoi animali e boschi incontaminati”. A memoria di questa amicizia nella piazzetta del borgo è conservato, inciso sulla roccia, il pentagramma della prima parte del “Notturno passacaglia” recante la firma del Maestro con dedica, un vero e proprio omaggio, si legge, “alla straordinaria bellezza di questa cittadina”.

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