“Gli interventi normativi introdotti in Italia negli ultimi anni non sono stati sufficienti a migliorare la qualità dei processi organizzativi interni alla Pubblica amministrazione né a garantire una certa soddisfazione da parte degli utenti. Questo ha impedito l’affermarsi di una vera e propria opera di razionalizzazione dei processi decisionali e ha determinato interventi sporadici, spesso disordinati, volti ad eliminare fasi di procedimento, più che a semplificarle”. Ad affermarlo è Tiziano Treu, presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), nel commentare il Documento di Osservazioni e proposte del Cnel sulla semplificazione, approvato dal Consiglio di presidenza del Cnel.
Sono quattro le aree tematiche per le quali il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro ritiene opportuno intervenire: rafforzamento e valorizzazione delle competenze del personale della Pa; riduzione dei tempi per l’esercizio dell’autotutela della Pa e codice unico dei contratti collettivi nazionali di lavoro; processi prioritari da rivedere, quali ad esempio la revisione del codice degli appalti, la modifica del reato di abuso d’ufficio e il ruolo di Anac; implementazione e sviluppo delle piattaforme digitali e dell’identità digitale.
“Digitalizzazione e interoperabilità delle banche dati sono assi prioritari da cui partire”, sottolinea Treu, aggiungendo che “tutti gli interventi di semplificazione non possono e non devono avvenire a discapito della legalità”.
“Con riferimento al rapporto tra lo Stato, i cittadini e le imprese, è prioritario che venga garantita la stabilità degli interventi posti in essere dalle Amministrazioni per un periodo medio-lungo”, si legge nel testo del documento: “La definizione e la stabilità del perimetro in cui operare sono condizioni essenziali per gli investimenti e per la programmazione e l’organizzazione del lavoro”. Inoltre, “nel rispetto del principio di trasparenza, è essenziale la costruzione di un portale unico per tutte le amministrazioni in cui siano pubblicati gli interventi previsti dai singoli provvedimenti adottati, il cronoprogramma per la realizzazione degli interventi programmati; lo stato di avanzamento dell’attuazione degli stessi ogni sei mesi, i costi sostenuti per la realizzazione e l’indicazione dei risultati attesi e raggiunti”.