“Edifici scoperchiati, piante sradicate, serre divelte, campi allagati, erba dei pascoli distrutta, frutta e verdura rovinate e coltivazioni di cereali abbattute con il lavoro di un intero anno andato perduto nelle aziende agricole con danni incalcolabili”. È quanto emerge dal primo bilancio effettuato dalla Coldiretti sugli effetti della tempesta d’estate che ha improvvisamente colpito l’Italia. Le campagne, spiega l’associazione, sono state interessate “a macchia di leopardo con vento forte, trombe d’aria, temporali intensi e grandinate killer con chicchi grossi come noci” che hanno provocato danni nel nord Italia, dalla Lombardia al Piemonte fino all’Emilia Romagna. “Duramente colpito – sottolinea Coldiretti – il mais ma anche l’orzo e il grano pronti per la trebbiatura e le coltivazioni di pomodori, meloni, angurie e le verdura di stagione nonché i frutteti prossimi alla raccolta. Danni – continua l’associazione – anche negli alpeggi in alta quota come in Val Brembana dove per i forti temporali una coltre di ghiaccio ha distrutto i prati necessari per alimentare le mucche al pascolo”. “L’agricoltura – conclude Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio”.