L’aumento di contagi per il Covid-19 in Costa Rica, Paese che finora è riuscito a limitare i casi e soprattutto i decessi, preoccupa anche i vescovi della Conferenza episcopale (Cecor), che ieri hanno diffuso un comunicato nel quale esprimono gratitudine alle autorità sanitarie, ma denunciano il fatto che “la cifra dei contagi aumenta esponenzialmente”, con il “rischio di un collasso dei nostri ospedali”. In questa situazione, scrivono i vescovi, “manifestiamo che è una grave responsabilità morale, che deriva dalla fede, custodire la propria salute e la salute dei fratelli (familiari, compagni, amici, passanti, ecc), osservando fedelmente le disposizioni e le misure sanitarie disposte dalle autorità fin dall’inizio di questa crisi”.
Finora sono 4.311 nel Paese i casi accertati, ma solo ieri sono stati 288. I morti sono attualmente 18.
Purtroppo, continua la nota, “riteniamo che ci sia stata una mancanza di coscienza e responsabilità nel grande aumento di casi di questi giorni e facciamo affidamento sulla coscienza e sul cuore di ciascuno, perché accogliamo e accettiamo di buon grado le disposizioni sanitarie. Il nostro è un appello al buon cuore, alla solidarietà con il prossimo, a percepire il bene comune nella necessità di custodire la salute di tutti i costaricani”.