“Concentrare gli sforzi e le risorse per continuare a sostenere chi è in difficoltà, in attesa che vengano definiti piani organici di ripresa economica”. Caritas Italiana ritiene che “questo sia fondamentale per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale scatenata dalla pandemia del Covid-19. Effetti che stanno colpendo una quota sempre più consistente e ampia di popolazione con conseguenze drammatiche già oggi sotto gli occhi tutti, ma che potrebbero esacerbarsi ulteriormente nelle prossime settimane”.
“Come è emerso anche dai monitoraggi condotti presso la nostra rete – spiega una nota di Caritas Italiana -, in soli tre mesi, da marzo a maggio, sono state 450.000 le persone che si sono rivolte ai servizi delle Caritas presenti su tutto il territorio nazionale, un terzo delle quali non si era mai affacciata prima ai nostri centri. Persone prima protette da un’occupazione regolare e che si sono trovate repentinamente in cassa integrazione o con lavori saltuari che garantivano in tempi normali condizioni di vita accettabili ma che, interrompendosi bruscamente, hanno compromesso la sopravvivenza di moltissime famiglie. Per la maggior parte di queste persone la pandemia ha rappresentato un baratro di impoverimento, paura per il futuro e sfiducia”.
Per Caritas Italiana, “uno dei canali di aiuto concreto per queste persone è stato in queste settimane il Reddito di emergenza (Rem), la misura emergenziale di sostegno al reddito che il Governo ha messo in campo per coloro che, colpiti dalla crisi, non hanno potuto accedere alle altre forme di supporto economico previste e la cui introduzione è stata sostenuta da Caritas Italiana negli scorsi mesi. Per le persone in povertà che non hanno i requisiti per accedere al Reddito di cittadinanza, per esempio, questo sostegno è fondamentale e potrebbe esserlo per molti altri”.
In realtà, “sono poco più di 500.000 coloro che hanno ricevuto questo aiuto, ma sono ancora molte, troppe le famiglie che potrebbero accostarsi a questa misura nelle prossime settimane e che non l’hanno fatto per mancanza di informazione o perché si sono viste rigettare la domanda in assenza della documentazione necessaria per richiederla”.
Oggi, 31 luglio 2020, scadono i termini per la presentazione della domanda per usufruire del Reddito di emergenza. Dal momento che gli stanziamenti previsti puntavano a coprire una platea di circa 2 milioni di persone, Caritas Italiana auspica che “il Governo proroghi questi termini almeno fino al 15 settembre 2020”. “Si tratta di uno slittamento che non peserebbe sullo Stato e che invece in questo momento rappresenterebbe un grande aiuto per molti cittadini nel nostro Paese”, conclude Caritas Italiana.