Il tumore della mammella – secondo le ultime linee guida dell’Associazione Italiana Oncologia Medica – è la neoplasia più diagnosticata nelle donne, mentre continua a calare la mortalità (-0.8% per anno). Questo importante risultato si deve molto alle attività di prevenzione secondaria, che hanno lo scopo di effettuare una diagnosi precoce mediante un esame combinato mammografico e ecografico. Con questa finalità, è ora attiva al Fatebenefratelli-Isola Tiberina una innovativa apparecchiatura particolarmente efficace sia per la diagnosi precoce del tumore mammario che per il follow-up oncologico: un nuovo mammografo digitale con acquisizione in tomosintesi 3D di ultima generazione Ims Giotto Class 3D. La nuova tecnologia è stata inaugurata oggi insieme alla nuova area di Diagnostica Senologica dell’ospedale: una sezione ampliata e ristrutturata per offrire alle donne standard di cura sempre più elevati in un ambiente il più possibile confortevole, percepito come rilassante, al fine di ridurre al minimo lo stress che può accompagnare una procedura diagnostica ad alto impatto emotivo. “Negli ultimi anni – spiega Ettore Squillaci, direttore della Uoc di Diagnostica per immagini e Radiologia interventistica dell’Ospedale – la mammografia digitale con tomosintesi si è dimostrata la metodica più accurata nella diagnosi del tumore al seno. Infatti, grazie all’acquisizione ‘per strati’ è possibile l’identificazione precoce delle lesioni mammarie più piccole, con una efficacia diagnostica del 40% superiore rispetto alla mammografia tradizionale. Si riduce inoltre la percentuale di integrazione dell’esame mammografico e di eventuali biopsie, diminuendo lo stress e l’ansia delle pazienti”. Possono sottoporsi all’esame di mammografia digitale con tomosintesi tutte le donne in età a più elevato rischio (dai 45 anni in su) ovvero le donne che presentano fattori di rischio come la familiarità diretta o la presenza di mutazioni genetiche a partire dai 35 anni.