“Il crollo dell’economia libanese ha spinto più di mezzo milione di bambini a Beirut alla fame e a lottare per sopravvivere. Molte famiglie non possono permettersi il cibo, l’elettricità, il combustibile per cucinare, i prodotti igienici essenziali e l’acqua necessari per sopravvivere. Nella zona di Greater Beirut, 910.000 persone, tra cui 564.000 bambini, non hanno abbastanza soldi per acquistare beni di prima necessità, compreso cibo sufficiente”. Lo denuncia Save the Children, secondo cui i dati contenuti nel suo ultimo report “potrebbero essere solo la punta dell’iceberg, a fronte di una crisi economica che stanno vivendo le famiglie di tutto il Libano, a causa dell’aumento dei prezzi di cibo, affitto e altri beni di prima necessità”.
Il Libano sta attraversando una crisi economica, aggravata dalla pandemia di Covid-19, prosegue l’Ong, ricordando che da settembre dello scorso anno i prezzi degli articoli di base come cibo e alloggio sono aumentati del 169%, mentre la disoccupazione è aumentata del 35% tra i lavoratori regolari e fino al 45% nel tra quelli irregolari. L’inflazione ha ulteriormente ridotto il potere d’acquisto delle famiglie, che è precipitato dell’85%.
“Questa crisi colpisce tutti, famiglie libanesi, rifugiati palestinesi e siriani. Inizieremo a vedere bambini che muoiono di fame prima della fine dell’anno”, ha dichiarato Jad Sakr, direttore di Save the Children in Libano. “I bambini, anche quelli provenienti da famiglie libanesi a medio reddito, mangiano sempre meno o addirittura nulla per un’intera giornata solo per far quadrare i conti. In alcuni casi, i bambini lavorano per incrementare il reddito familiare e sono così tenuti lontani dalla loro istruzione”.
Per aiutare le famiglie a far fronte alla crisi, Save the Children chiede al Governo libanese di attuare immediatamente un piano di assistenza sociale che sia trasparente e finanziariamente adeguato per le famiglie libanesi più vulnerabili, per rispondere le esigenze di base e contribuire a compensare la perdita di reddito a causa della pandemia di Covid-19. A lungo termine, Save the Children chiede al Governo libanese di istituire un sistema di protezione sociale adatto ad affrontare i futuri shock economici per le popolazioni povere e introdurre sistemi assicurativi e pensionistici per coprire i lavoratori autonomi o che lavorano nell’economia informale.
Save the Children con il supporto di partner locali e team di distribuzione stra provvedendo a consegnare 1.554 pacchi alimentari (che coprono l’80% del fabbisogno nutrizionale di una famiglia di cinque persone per un mese) a famiglie siriane, libanesi e palestinesi. Inoltre, sono circa 1.000 le famiglie in difficoltà supportate economicamente.