“Nel 2019 l’Autorità di Informazione Finanziaria (Aif) ha intensificato la propria azione in tutti gli ambiti di attività, consolidando le forme di collaborazione con organismi sia dello Stato che di altre giurisdizioni”. È quanto si legge nel Rapporto annuale dell’Aif, relativo al 2019, diffuso oggi. “A livello di sistema, anche grazie al fermo impegno assunto dalle Autorità della Santa Sede e Città Stato del Vaticano nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, si sono registrati ulteriori progressi nella direzione di un migliore funzionamento e accreditamento internazionale della giurisdizione”, si legge nell’introduzione firmata dal direttore, Giuseppe Schlitzer. Nel corso del 2019 sono state approvate diverse nuove Istruzioni, sia in materia di vigilanza prudenziale che di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. In ambito vigilanza, sono state condotte due ispezioni in loco presso lo Ior. La prima, nel mese di giugno, “mirata a una verifica di conformità tecnica al quadro legislativo e regolamentare vigente in materia di servizi di pagamento, nonché della sussistenza di tutti i requisiti necessari per l’adesione dell’Istituto agli schemi di pagamento Sepa”. La seconda, nel mese di agosto, “mirata alla verifica di conformità in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nonché dell’efficace funzionamento delle misure e presidi adottati”. L’Aif, inoltre, ha scambiato informazioni con Autorità di vigilanza estere in numerosi casi: “La collaborazione internazionale ha prodotto risultati concreti e consentito l’analisi di schemi finanziari complessi con connessioni in diverse giurisdizioni, conducendo a rapporti di potenziali violazioni e condotte illegittime. Con alcune controparti, date le interazioni finanziarie più strette tra le rispettive giurisdizioni, la collaborazione e lo scambio di informazioni sono svolti con regolarità e l’ambito non è limitato alla prevenzione di potenziali violazioni o condotte illegittime, ma copre la stabilità delle attività finanziarie nel loro insieme, anche dalla prospettiva della vigilanza prudenziale”.