Sarà celebrata sabato 4 luglio, alle 19, nella chiesa di San Bernardino Realino, a Carpi, la messa nella memoria liturgica di San Bernardino Realino, patrono secondario della città e della diocesi di Carpi. A presiederla l’amministratore apostolico, mons. Erio Castellucci.
Nella lettera pastorale “E camminava con loro”, il presule sottolinea come la Chiesa carpigiana sia una “terra di testimoni eccezionali”. Fra questi cita, san Bernardino Realino, che “con la sua profonda cultura umanistica e giuridica, la conversione religiosa da una vita dissipata e l’intenso impegno come educatore gesuita, è la prova che il Signore ci può raggiungere dovunque, anche nella confusione e negli errori, e trasformare la nostra umanità in dono per i fratelli”.
San Bernardino fece parte della Compagnia di Gesù. Ordinato sacerdote, a Napoli, nel 1567, esercitò l’incarico di maestro dei novizi. Fu attivo quindi nell’apostolato a Lecce, dove si distinse per l’assistenza agli ultimi − fra cui malati, carcerati e schiavi turchi, che affluivano nella città. A lui morente si rivolsero i reggitori del Municipio di Lecce chiedendogli di diventare il protettore della città. Lui, che tanto aveva fatto del bene alla cittadinanza, acconsentì. Morì il 2 luglio 1616. Fu canonizzato da Pio XII nel 1947. Le sue spoglie sono venerate nella chiesa del Gesù a Lecce.
A Carpi è intitolata a Bernardino Realino la parrocchia in via Alghisi. In cattedrale, si conserva la reliquia del suo braccio destro.