La App Immuni privilegia la privacy rispetto al contenimento dell’epidemia. Lo afferma Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, dicendosi “profondamente insoddisfatto”. “Nella concezione della App – spiega – la politica ha deciso di privilegiare la tutela della privacy rispetto all’efficacia del contenimento dell’epidemia. Se, speriamo mai, si verificassero migliaia di casi come li rintracceremmo?”. Ricciardi cita il caso della Regione Veneto che, “pur violando la privacy, ha fatto la geolocalizzazione riuscendo così a circoscrivere i focolai”. Immuni, invece, “non ha la geolocalizzazione ma il Bluetooth e ha tutta una serie di paletti che tutelano assolutamente la privacy, ma non consentono di rintracciare qualcuno. A questo aggiungiamo che ad oggi è stata scaricata da meno di 3,5 milioni di cittadini, mentre la percentuale minima perché sia efficace deve essere almeno il 60% della popolazione”. Tuttavia, ha precisato, “questo non è solo un problema italiano, ma europeo: l’Europa privilegia la tutela della privacy, che va sicuramente protetta, ma io credo che in tempi di emergenza si debba privilegiare la vita umana”.
Distanziamento fisico, frequente e scrupoloso lavaggio delle mani, mascherina: sono tre “armi” efficaci contro il contagio che non devono venir meno perché “il virus non si è indebolito e circola ancora”. Per quanto riguarda le vacanze estive, preferibile evitare l’aereo ancora per qualche settimana e attenzione all’igiene delle strutture alberghiere: “Non dobbiamo essere spaventati ma preoccupati sì, fino a quando non avremo un vaccino che ci metterà in sicurezza”. E comunque, la frequenza delle epidemie negli ultimi decenni dimostra che “la pandemia diventa un nuovo elemento della contemporaneità che dobbiamo imparare a fronteggiare”.