Diocesi: Alife-Caiazzo, oggi pomeriggio l’evento culturale “Dal Matese al mondo”

“Dal Matese al mondo”: è il titolo dell’evento a cura della Biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino in programma oggi, alle 17, nel cortile dell’episcopio a Piedimonte Matese. Tutto esaurito fin da subito, fin dal lancio dell’appuntamento: posti limitati a causa delle misure anti Covid, ma riservati solo ad under30, ma sarà possibile seguire la diretta trasmessa dalla pagina Facebook della Biblioteca (dalle 17.30).
Un’iniziativa, spiega “Clarus“, “pensata per i giovani, come occasione di formazione e di stimolo sulle prospettive future per coloro che decidono di partire (per studio o lavoro) abbandonando il borgo o per chi – quasi in controtendenza – decide di restare. La bella cornice del cortile interno dell’episcopio sarà infatti luogo di un incontro privilegiato e di dialogo tra chi è partito e fuori dai confini regionali o italiani si è affermato in campo artistico, tecnologico, commerciale, e poi chi invece ha deciso di investire in loco, e i tanti universitari alle prese con decisioni su ‘cosa farò domani'”.
Al centro del dibattito che vedrà più voci e più orientamenti culturali a confronto, “la riflessione sul valore conferito ai borghi locali per il merito della cultura esportata o qui coltivata dai figli di questa terra”.
La Biblioteca diocesana si conferma luogo di pensiero, spazio accogliente di idee, piattaforma di lancio di sempre nuove proposte: la carità culturale che la Diocesi di Alife-Caiazzo ha deciso di rendere al territorio si concretizza nell’ininterrotto dialogo che da questo contesto si apre a quello laico e trova interlocutori vivaci nel mondo della scuola, della cultura in genere, dell’associazionismo locali, nei contesti universitari…
Ad aprire la serata il direttore della Biblioteca, Luigi Arrigo; all’amministratore apostolico di Alife-Caiazzo, mons. Orazio Francesco Piazza, toccherà la conclusione.
Sono tre le aree tematiche che saranno approfondite: ambiente, economia e tecnologia; in esse l’esperienza dei narratori d’eccezione, originari del territorio ma residenti anche fuori, coniugherà il racconto personale e professionale con l’idea innovativa per il “borgo”, per il luogo-Matese.

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