“La pandemia ha peggiorato la situazione di tante famiglie boliviane. Il Paese è nel pieno dell’emergenza. Non solo sanitaria, ma anche socio-economica”. Questa la testimonianza di don Gianluca Mascheroni, sacerdote originario di Bolgare (diocesi di Bergamo) che opera a Cochabamba, in Bolivia, dove coordina la “Ciudad de Los Niños”, fondata nel 1971 da padre Antonio Berta.
Nel Paese andino, come racconta il sito web www.santalessandro.org, crescono i numeri del contagio: è stata superata la soglia dei 70mila positivi mentre i decessi ammontano ad un totale di 2.720. Tra le aree più colpite, Santa Cruz, La Paz e proprio Cochabamba.
La “Ciudad de Los Niños”, ricorda don Mascheroni, è “uno spazio di vita accogliente per i minori. I casi di abbandono e maltrattamento sono frequenti. E il periodo di emergenza sanitaria ha acuito molte situazioni di rischio e disagio”. “La sola Casa Virgen del Rosario, aperta per l’accoglienza e la protezione di 40 minori, ha accolto 8 ragazzi nelle prime settimane di luglio”, prosegue il sacerdote aggiungendo che è stato avviato un progetto per la distribuzione di generi alimentari a beneficio di coloro che rientrano nel programma di reinserimento familiare.
“Abbiamo anche varato un aiuto economico ai percorsi di autonomia di circa 30 giovani trai 15 e i 19 anni: l’obiettivo è aiutarli a far fronte alle spese per utenze, affitto, generi alimentari e prodotti di igiene”. Infine, durante l’emergenza sanitaria, si è anche scelto di sostenere economicamente 10 famiglie affidatarie. Visto il forte legame tra la Bolivia e Bergamo, il Celim cittadino e il Patronato San Vincenzo hanno deciso di contribuire attivamente alla realizzazione di questi progetti. Ne è nata l’iniziativa “Insieme per la Ciudad de los Niños”, ovvero una raccolta fondi a favore del centro per la prevenzione e il trattamento del disagio infantile.
Nella serata di oggi, mercoledì 29 luglio, è in programma alle 20.30 un incontro online, a cui parteciperà anche don Mascheroni, occasione per essere aggiornati sulla situazione boliviana e sui progetti finanziati dalla raccolta fondi.