“La recente emergenza sanitaria ci ricorda quanto le nostre comunità siano fragili davanti a uno shock sistemico globale: la nostra ripartenza non può che andare di pari passo con un’azione che trasformi le nostre economie accrescendone la resilienza agli shock e riducendone l’impatto sull’ambiente. Il 2020 può essere un anno di svolta, da cui ripartire con modelli di sviluppo e stili di vita più sostenibili”. Lo ha scritto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nell’introduzione al “Rapporto ambientale 2020” della banca centrale.
“Il 2020 – osserva il governatore – è un anno cruciale per la lotta ai cambiamenti climatici; secondo gli scenari che ipotizzano un processo di decarbonizzazione graduale e controllato, con il 2020 si apre il decennio in cui le emissioni devono cominciare a diminuire per azzerarsi intorno al 2050”. “L’Italia e gli altri Paesi europei, con l’approvazione del Green Deal europeo, hanno intrapreso questa sfida”, prosegue Visco, secondo cui “le banche centrali devono dare il loro contributo per aiutare il sistema finanziario a comprendere i rischi e le opportunità di questa trasformazione, accrescendone la stabilità”. “Queste azioni – spiega – aiutano a creare un ambiente favorevole allo sviluppo di strumenti di investimento che vadano a finanziare la diffusione e la crescita delle attività economiche più ecosostenibili, strumenti che, anche nella crisi, hanno mostrato una crescente domanda da parte degli investitori”. Introducendo i dati contenuti nel rapporto, il governatore sottolinea che “la Banca d’Italia è impegnata ormai da diversi anni a promuovere, nell’ambito delle sue competenze, una cultura attenta ai temi ambientali”. “Questa edizione del Rapporto ambientale mostra i risultati positivi sin qui conseguiti”, conclude: “Tanto è stato fatto, ma molto è ancora da fare. Per questo la sostenibilità ambientale è uno degli obiettivi strategici su cui la Banca continuerà a impegnarsi nei prossimi anni”.