Sono quattro i registi italiani che si contenderanno il Leone d’oro alla 77ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, dal 2 al 12 settembre: Emma Dante con “Le sorelle Macaluso”, Susanna Nicchiarelli con “Miss Marx”, Carlo Noce con “Padrenostro” e Gianfranco Rosi con “Notturno”. Non sarà però una Mostra sbilanciata sull’Italia. Lo ha chiarito subito in conferenza stampa oggi, 28 luglio, il direttore artistico Alberto Barbera: “Ci saranno 62 film e 15 cortometraggi, tra questi il numero di film italiani è pressoché lo stesso degli anni passati. Non faremo un festival autarchico. I titoli presenti alla Mostra vengono infatti da oltre 50 Paesi, molti dei quali ancora colpiti dall’emergenza Coronavirus”.
La questione della pandemia Covid-19 è inevitabilmente il tema di apertura della conferenza stampa di “Venezia 77”, il primo grande appuntamento cinematografico internazionale a riaprire i battenti dopo il lockdown. Ha dichiarato Roberto Cicutto, nuovo presidente della Biennale: “Abbiamo voluto strenuamente organizzare la Mostra, ma non contro la ragionevolezza, all’interno delle norme di sicurezza. Abbiamo voluto tutto ciò senza dimenticare quello che il nostro Paese e il mondo interno hanno attraversato, senza dimenticare le vittime del Covid-19 o le gravi conseguenze economiche in tutti i settori, compreso quello del cinema e dello spettacolo. Sarà di certo una Mostra diversa, ma sempre internazionale, non rinunciando alla qualità e al numero di film”.
Gli altri registi invitati in concorso al Festival sono Hilal Baydarov con “In Between Dying” (Azerbaijan, Usa); Mona Fastvold con “The World to Come” (Usa); Michel Franco con “Nuevo Orden” (Messico, Francia); Nicole Garcia con “Amants” (Francia); Amos Gitai con “Laila in Haifa” (Israele, Francia); Andrei Konchalovsky con “Dear Comrades” (Russia); Kiyoshi Kurosawa con “Wife of a Spy” (Giappone); Majid Majidi con “Sun Children” (Iran); Kornél Mundruczó con “Pieces of a Woman” (Ungheria, Canada); Małgorzata Szumowska e Michał Englert con “Never Gonna Snow Again” (Polonia, Germania); Chaitanya Tamhane “The Disciple” (India); Julia von Heinz con “And Tomorrow the Entire World” (Germania); Jasmila Zbanic con “Quo Vadis, Aida?” (Bosnia ed Erzegovina); Chloé Zhao con “Nomadland” (Usa).