Il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale “saluta con favore i più recenti sviluppi relativi al processo di riconciliazione politica nella regione del Fezzan, in Libia, che hanno portato alla costituzione di un ‘Consiglio’ del Fezzan rappresentativo delle molte realtà sociali e claniche dell’area”. Lo si legge in una nota diffusa oggi dalla Farnesina, nella quale si ricorda che “il Fezzan è un’area strategica per gli equilibri della Libia e dell’intera regione e può dare un contributo determinante alla stabilizzazione dell’intero Paese”. Per questo motivo il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale “conferma il pieno sostegno all’iniziativa e la disponibilità a promuovere anche in ambito europeo i positivi sviluppi in corso nella regione”.
Della situazione libica hanno parlato anche la viceministra Marina Sereni e il segretario generale del ministero degli Esteri dell’Oman, Sayyid Badr Al Busaidi, in un videocolloquio. Entrambi hanno concordato sulla necessità di un immediato e credibile cessate il fuoco, “tenendo conto – ha chiarito Sereni – che occorre assolutamente evitare che la nuova linea del fronte tra Sirte e Jufra sancisca di fatto una spartizione del Paese. Ogni influenza esterna deve cessare e, in questo senso, l’embargo delle armi sancito dalle Nazioni Unite è una priorità in cui l’operazione Irini copre un ruolo fondamentale”. Sereni e Al Busaidi hanno anche concordato sulla necessità di un rapido riavvio della produzione petrolifera in Libia, essenziale per il dialogo politico e per la ripresa economica del Paese.