Coronavirus Covid-19: Caritas Potenza, oltre mille richieste di aiuto. Il 60% delle persone seguite da inizio pandemia ancora in carico ai centri d’ascolto

Sono 1.029 le richieste di aiuto pervenute ai 20 Centri d’ascolto Caritas dell’arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo dall’inizio della pandemia e riguardano la necessità sia di cibo e aiuti economici sia di un accompagnamento strutturato di orientamento al lavoro e ai servizi. “Quattro mesi di emergenza sanitaria hanno totalmente trasformato i bisogni sociali ed economici delle famiglie. Risulta ancora complesso delineare con precisione le caratteristiche di un cambiamento d’epoca che ha sovvertito tutti i codici relazionali ed economici”, si legge in un report stilato dalla Caritas diocesana, che monitora i mesi di maggio e giugno, presentato alla stampa alla presenza dell’arcivescovo, mons. Salvatore Ligorio. Il 60% delle famiglie incontrate, inoltre, è ancora in carico alla rete Caritas. Rispetto ai primi due mesi di pandemia (marzo-aprile), tra maggio e giugno sono scese del 20% le richieste di aiuti alimentari, mentre la richiesta di liquidità è salita del 30%. Ne consegue che “le maggiori fragilità si riscontrano nelle storie dei piccoli artigiani, dei lavoratori autonomi e delle famiglie che prima dell’emergenza sanitaria avevano stabili ingressi economici provenienti da lavoro nero”. Se a livello quantitativo la diocesi ha devoluto 196mila euro dall’inizio della pandemia tra alimenti, utenze e sostegno al reddito, emerge la necessità di nuovi percorsi a sostegno della persona, “investendo in processi di orientamento a servizi territoriali e nazionali con metodologie innovative”, per “restituire speranza e fiducia e prevenire un ulteriore impoverimento economico e relazionale”, conclude il report.

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