Commercio estero: Istat-Ice, nel 2019 resta sostanzialmente invariata (2,84%) la quota di mercato dell’Italia sulle esportazioni mondiali di merci

Nel 2019 la quota di mercato dell’Italia sulle esportazioni mondiali di merci (misurata in dollari) resta sostanzialmente invariata (2,84% da 2,85% nel 2018). Questo è uno dei dati contenuti nella ventiduesima edizione dell’Annuario statistico “Commercio estero e attività internazionali delle imprese”, frutto della collaborazione fra l’Istat e l’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) e diffuso oggi.
“Nel 2019 – si legge in una nota –, il commercio mondiale di beni, misurato in dollari ed espresso a prezzi correnti, è in diminuzione del 3,0% rispetto al 2018. Questo risultato è sintesi di una lieve contrazione dei volumi scambiati (-0,1%) e di una flessione più marcata dei valori medi unitari (-2,9%). Diversamente, risultano in crescita il valore nominale dell’interscambio mondiale di servizi (+2,0%) e gli investimenti diretti esteri (+3,0%)”. “In questo quadro internazionale, l’Italia registra un aumento del valore in euro delle merci esportate (+2,3%) e una diminuzione, di minore entità, di quelle importate (-0,7%)”, prosegue la nota, sottolineando che “queste dinamiche determinano un incremento dell’avanzo commerciale (13,7 miliardi in più rispetto al 2018) che, nel 2019, ammonta a 52,9 miliardi di euro. Al netto dei prodotti energetici, l’avanzo commerciale è di 91,4 miliardi di euro, in deciso aumento rispetto al 2018 (+10,4 miliardi)”.
Secondo i dati diffusi, la quota dell’Italia sulle esportazioni mondiali è diminuita in misura più accentuata in alcune aree geografiche, in particolare Africa settentrionale (da 7,02% a 6,39%), Medio Oriente (da 3,07% a 2,79%), Altri Paesi africani (da 1,74% a 1,61%) e Unione europea (da 4,82% a 4,76%). Al contrario, incrementi della quota si rilevano per Paesi europei non Ue (da 5,91% a 6,06%), Oceania e altri territori (da 1,94% a 1,99%), America settentrionale (da 1,88% a 1,95%) e Asia orientale (da 0,87% a 0,90%).
Nel 2019 risultano in crescita i flussi con l’estero di servizi, sia per le esportazioni (+4,1%) sia per le importazioni (+3,1%). I flussi di investimenti netti diretti all’estero e in Italia, misurati in euro, sono diminuiti rispettivamente del 27,0% e del 23,1%.

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