Si rinnova anche quest’anno la celebrazione del transito di padre Leopoldo la sera di mercoledì 29 luglio, alle 21, nel santuario di san Leopoldo Mandic, a Padova. “Un momento particolarmente sentito dalla comunità dei frati cappuccini e dai molti devoti al santo confessore – ricorda un comunicato del santuario –. Padre Leopoldo, nato nel 1866, moriva 78 anni fa, il 30 luglio 1942 nel convento di Padova. La sera prima dell’anniversario si celebrerà il transito con un momento di preghiera e di lode e sarà un’occasione tanto più sentita quest’anno, visto che, a causa del lockdown, non è stato possibile celebrare con solennità e pubblicamente la festa di san Leopoldo, lo scorso 12 maggio”.
La celebrazione del transito, presieduta dal rettore del santuario, padre Flaviano Gusella, inizierà alle 21 di mercoledì 29 luglio. Si ripercorreranno gli ultimi momenti di vita di padre Leopoldo: gli ultimi mesi, il ricovero in ospedale, le grandi sofferenze dovute al tumore all’esofago, ma anche e soprattutto la sua fede, la sua tenacia nel ministero della confessione fino all’ultimo (confessò circa 50 persone il giorno prima della sua morte) e, infine, la morte, avvenuta al mattino del 30 luglio 1942.
“Alle 5 del mattino del 30 luglio 1942 – si rammenterà – padre Leopoldo percorse con grande fatica i pochi passi che separavano la sua cella fino alla cappella dell’infermeria del convento (entrambi questi luoghi non sono stati distrutti, dal bombardamento che distrusse la chiesa e buona parte del convento di Padova il 14 maggio 1944). Lì, per un’ora e mezza, si preparò, pregando, alla celebrazione della messa. Era pienamente lucido e sereno. Verso le 6.30, chiamò il fratello infermiere perché lo aiutasse a indossare i sacri paramenti per la messa; ma il Signore aveva disposto diversamente. Fu un istante: un collasso al cuore gli tolse coscienza. Si accasciò al suolo. Fu subito soccorso e trasportato nella sua cella e adagiato sul letto. Si riprese, era calmo e ripeteva: ‘Signore sia fatta la tua volontà. Solo, non guardare alle mie colpe, ma usami misericordia’”.
“Sarà ancora una volta l’occasione per ringraziare san Leopoldo per la protezione e le grazie, ma anche per invocare il suo aiuto anche contro la pandemia – sottolineano i frati – che proprio all’inizio del 2020 hanno potuto gioire del riconoscimento di patrono dei malati d’Italia colpiti da tumore, dato a san Leopoldo dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti”.
Nel giorno dell’anniversario della morte di padre Leopoldo Mandic, giovedì 30 luglio, ci saranno poi due sante messe alle 10 e alle 18. Durante la celebrazione del transito e le celebrazioni delle messe sarà anche esposta la reliquia della mano di san Leopoldo.
L’accesso al santuario sarà contingentato, rispettando le indicazioni di sicurezza per il contenimento del contagio.
“Nella ricorrenza dei 78 anni dalla morte di padre Leopoldo – sottolinea il rettore del santuario, padre Flaviano Gusella – vogliamo invocare il suo aiuto, rafforzare la nostra fiducia in Dio e la nostra speranza”.