Dal 1° gennaio al 30 giugno 2019, in Italia, le denunce di scomparsa sono state in totale 7.027, e 5.145 le persone ritrovate. Nello stesso periodo del 2020, i casi di scomparsa denunciati sono stati 4.833 – 3.052 le persone ritrovate – facendo registrare una diminuzione del 31,22%, in particolare nel periodo del lockdown durante le fasi più critiche dell’emergenza. È uno dei dati più significativi contenuti nella XXIII relazione sul fenomeno presentata dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, prefetto Silvana Riccio.
Stando ai dati diffusi, sono 61.826 le persone scomparse ancora da ritrovare in Italia. La maggior parte di loro, 45.028, sono minorenni, 1.627 hanno più di 65 anni. Numeri che descrivono – come sottolinea Riccio nella presentazione – “un fenomeno di dimensioni anche rilevanti, per altro con un trend crescente negli anni, che può considerarsi fisiologico e non più emergenziale”. “Ciò – prosegue – impone la necessità di un’azione di ricerca, strutturata e pianificata nei vari contesti, in considerazione delle eterogeneità territoriali, coordinata dai Prefetti nei vari scenari ipotizzati dai piani provinciali per la ricerca delle persone scomparse”.