Sanità: Campus Bio-Medico e Inail, accordo per due progetti di ricerca sui sistemi impiantabili di arto superiore

Nel mondo si contano tre milioni di persone con amputazione dell’arto superiore e solo in Italia sono circa quattromila l’anno, l’80% delle quali riguarda la mano. Per spingere ancora più in alto la frontiera delle tecnologie a favore di questi pazienti, Università Campus Bio-Medico di Roma e Inail hanno firmato un accordo di collaborazione per la realizzazione dei due progetti di ricerca: “Wifi-Myohand” e “ReGiveMeFive”. L’investimento congiunto totale è superiore ai tre milioni di euro. Il primo progetto riguarda un sistema impiantabile, ottimizzato per l’interfacciamento con il sistema nervoso periferico per il ripristino della percezione sensoriale nelle protesi di arto superiore, e punta alla realizzazione di un nuovo sistema wireless per il controllo attivo dei movimenti dell’arto bionico da parte del paziente. Il secondo guarda alle nuove frontiere in chirurgia protesica e punta a incrementare il numero di pazienti che usufruiscono della procedure più avanzate di chirurgia bionica per migliorare la condizione di salute generale del paziente amputato, ad esempio riducendo significativamente i dolori da arto fantasma cronico e quelli correlati all’integrazione fisica delle protesi con il moncone dell’arto.
I due progetti, entrambi della durata di 36 mesi, vedono coinvolte l’Area ricerca e formazione, l’Area sanitaria e l’Area tecnica di produzione del Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio e diverse unità di ricerca dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia