La Commissione Ue scende in campo per contrastare tre fenomeni criminali che preoccupano particolarmente: abusi sessuali sui minori, commercio di droga e traffico di armi da fuoco. In Europa un bambino su 5 è vittima di una qualche forma di violenza sessuale, situazione che è peggiorata durante il lockdown, ha dichiarato la commissaria per gli affari interni Ylva Johansson. Le segnalazioni di abusi sessuali su minori nell’Ue sono passate da 23.000 nel 2010 a oltre 725.000 nel 2019 e parallelamente è cresciuta esponenzialmente la produzione di materiale pedopornografico on line, ospitato per i 2/3 della produzione mondiale in Europa, ha aggiunto Johansson. Per contrastare questa piaga si lavorerà con una strategia on line e off line per il periodo 2020-2025 che mira a lavorare per la creazione di un nuovo Centro europeo sull’abuso sessuale di minori, basato sulle esperienze di centri simili in tutto il mondo, come il National Center for Missing and Exploited Children negli Stati Uniti; promuovendo la cooperazione multi-stakeholder, ma anche – sul fronte della prevenzione – creando di legami più stringenti con altri enti e attraverso campagne mirate. Sul piano giuridico si lavorerà per definire i meccanismi di “detect, report, remove, refer” (intercettare il materiale, segnalare, rimuovere e procedere penalmente). Quanto al settore della droga, un mercato che vale 30 miliardi di euro all’anno in Europa e “indicibili costi sociali e sanitari”, l’agenda europea 2020-2025 prevede 53 azioni che ruotano attorno a due assi principali: il rafforzamento delle misure di sicurezza relative a tutti gli aspetti del traffico illecito di stupefacenti e la prevenzione. Infine, il nuovo piano d’azione sulla tratta di armi da fuoco (si calcola che ce ne siano 35 milioni nelle mani dei civili europei) si muoverà lungo le direttrici del miglioramento dei quadri giuridici (e la loro applicazione), il monitoraggio, la cooperazione internazionale per fermare i trafficanti.