Il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, insieme alla diocesi tutta, esprime il “proprio cordoglio” e la propria “vicinanza ai familiari” per la morte di Dino De Poli.
“Di lui – si legge in una nota della diocesi – si ricorda la forte ispirazione cristiana, scaturita dalla formazione nelle fila dell’Azione cattolica e dalla sua militanza, in anni non facili ma di grandi fermenti, nella Giac (Gioventù italiana di Azione cattolica), della quale fu dirigente sia a Treviso che a livello nazionale, ricoprendo l’incarico di vice delegato centrale Studenti sotto la presidenza di Mario Rossi”. Poi, “la necessità di ‘pensare in grande’, animata da una forte speranza e fiducia nel futuro, e la centralità della persona, messa a fuoco nelle letture dei filosofi personalisti, sono alcuni tratti che hanno caratterizzato la sua successiva attività nella politica e nel mondo del credito, fino alla presidenza di Fondazione Cassamarca – prosegue la nota -. In tale veste, ha posto attenzione alle esigenze del territorio e delle comunità parrocchiali, contribuendo al recupero del patrimonio culturale e artistico di molte chiese”. La diocesi conclude: “Ha soprattutto contribuito allo sviluppo della città di Treviso, con numerosi progetti che, al di là di una loro piena riuscita, mai hanno tradito la sua visione umanistica a tutto tondo, come del resto confermato dall’insistenza sui progetti per rilanciare in tutto il mondo quello che lui chiamava ‘Umanesimo latino’”.