“Il Covid-19 in Sudafrica si sta diffondendo a un ritmo allarmante, con una media di 10.000 nuovi casi al giorno. Con 381.798 contagi e 5.368 decessi – circa la metà di quelli registrati nell’interno continente – il Sudafrica si conferma il Paese più colpito dell’Africa, nonché il quinto più colpito al mondo”. Lo dice Boniface Hlabano, responsabile programmi di Amref Health Africa in Sudafrica, raccontando l’affaticamento dei sistemi sanitari, l’impegno dell’organizzazione per sostenere gli sforzi del Paese e la lotta quotidiana dei bambini che, a causa di Covid-19, faticano a trovare cibo ogni giorno. “Nell’ultimo mese in Sudafrica si è registrato un aumento esponenziale dei nuovi casi di Covid-19 – riferisce -. Il virus si è rapidamente diffuso nelle aree rurali, nei comuni urbani congestionati e negli insediamenti informali. Qui, purtroppo, i rischi e le conseguenze sono addirittura più preoccupanti”. Le ricadute della povertà si manifestano in “una mancanza di materiale igienico sanitario, che comprende acqua pulita e sapone lavamani”. Ma “ciò che trovo più struggente è che i bambini, in questo periodo, vengono spesso visti rovistare nella spazzatura, affamati, alla ricerca di cibo”.
Soffermandosi sulle conseguenze dall crisi, Hlabano spiega che una di quelle di cui si parla poco, ma che “sta influenzando profondamente la popolazione”, è il fatto che “i luoghi di sepoltura si stanno esaurendo in tutto il Sudafrica”. “Nella zona est del Paese, dove la maggior parte dei casi positivi di Covid-19 sono stati rilevati, gli ospedali sono in sovraccarico, i funerali sono proibiti e i luoghi di sepoltura sono esauriti. Per coloro che perdono un proprio caro non è facile accettare tutto ciò, specialmente considerando l’importanza del rito funebre e della sepoltura, nell’accettazione della morte”.